OLTRE ASKATASUNA 

di Toni Colloca (pubblicato su FB il giorno della grande manifestazione di solidarietà)

I ragazzi di Askatasuna sono le vittime designate, il capro espiatorio esemplificativo, ma la dittatura degli oligarchi mira a tutte le classi che non si sottometteranno.

 Due parole sulla manifestazione di oggi.  chi scrive non fa parte di Askatasuna e moltissime persone che erano lì non c’entrano col centro sociale, ma eravamo in piazza coi ragazzi perché quello che sta accadendo in questo paese retto da nani e ballerine è indecente: vogliono tappare la bocca, a qualunque costo, a chi dissente dalla narrazione imperante, 

in particolare vogliono costringerci con le cattive che dobbiamo accettare l’economia di guerra,  coi soldi da destinare ai nazi banderisti ucraini, vogliono farci ingoiare l’appoggio ai criminali nazisti israeliani che massacrano i neo”pellirosse” palestinesi, vogliono farci accettare l’idea che i poveri devono restare tali e non devono rompere i coglioni, vogliono che quel poco di welfare che rimane vada in malora. 

Se non lo si capisce lo si deve capire con le bastonate.

Le molte persone che c’erano, erano lì perché oggi tocca ai ragazzi di Askatasuna, così come giorni fa è stato zittito D’Orsi, Albanese, Ovadia , Barbero, e domani toccherà a tanti altri 

Intanto cresce la precarietà, la militarizzazione della vita civile, l’arruolamento alle derive guerrafondaie. 

La crisi economica della UE sta trasformando le città e i popoli della UE in futuri “combattenti arruolati a forza”  per un pugno di oligarchi ricchi e  le loro follie e la ricerca di orrendi profitti. 

I ragazzi di Askatasuna sono le vittime designate, il capro espiatorio esemplificativo, ma la dittatura degli oligarchi mira a tutte le classi che non si sottometteranno.

Lascia un commento