di Fosco Giannini Coordinatore nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista

Il premio Nobel per la pace assegnato a Maria Corina Machado è, politicamente e moralmente, un sanguinoso atto imperialista. Esso ha la stessa “movenza politica”, la stessa valenza ideologica dei “golpe” fascisti che gli Usa e la CIA organizzano, da tempo immemorabile, nei Paesi dell’America Centrale e dell’America Latina; ha la stessa valenza degli innumerevoli tentativi, da parte dei servizi segreti nordamericani, volti ad assassinare il Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel Castro Ruz, e il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chavez; ha lo stesso senso politico volto alla destabilizzazione del presidente sandinista Daniel Ortega in Nicaragua e la stessa valenza del lungo tentativo “golpista” (sconfitto dal governo, dall’esercito e dal popolo venezuelano) portato avanti, contro il Venezuela socialista e rivoluzionario, da parte dal fantoccio della CIA, Juan Guaidó; lo stesso senso politico imperialista, neocolonialista e controrivoluzionario già svolto, e che sta ancora svolgendo, la flotta militare statunitense (4 navi da guerra, tre cacciatorpediniere, aerei P-8 Poseidon, 4.550 marines) dispiegata da mesi di fronte alle coste del Venezuela, ufficialmente “al fine di combattere il narcotraffico” ma, come sa ogni popolo dell’America Latina e come ha affermato lo stesso Presidente Nicolás Maduro, per destabilizzare ed attaccare il Venezuela “chavista” e rivoluzionario.
Ma chi è Maria Corina Machado, il cui Nobel per la pace è una vergogna internazionale e gronda, da ogni lato, cinismo antipopolare, fascismo e servilismo imperialista e neocolonialista?
La Machado è colei che ha sostituito, nel progetto nordamericano di abbattere Maduro e riportare il petrolio venezuelano nelle mani delle compagnie petrolifere controllate dagli Usa, lo sconfitto servitore della CIA, e “golpista” per conto degli Usa, Juan Guaidó; la Machado è colei che ha svolto un ruolo da protagonista nei cinque piani di cospirazione “golpista” individuati e smantellati dalla Procura e dalle agenzie di intelligence venezuelane, piani che hanno coinvolto militari e settori dell’estrema destra venezuelana reclutati dalla CIA e dalla Drug Enforcement Administration (DEA); la nuova premio Nobel per la pace è colei che ha sostenuto e sostiene l’invasione straniera del suo Paese invocando il Trattato Interamericano di assistenza reciproca (TIAR) e la dottrina interventista imperialista “Responsabilità di proteggere” (R2P); la Machado è colei che ha partecipato da protagonista ai piani di Juan Guaidó volti al saccheggio milionario di ricchezze venezuelane e alla destabilizzazione, attraverso l’aiuto del sistema bancario e finanziario Usa, di grandi aziende statali venezuelane (Citgo Holding Inc, Citgo Petroleum Corporation e Manómeros Colombo Venezolanos, S. A.), oltreché essere complice del progetto di sequestro e furto di 31 tonnellate di lingotti d’oro venezuelani da parte della Banca d’Inghilterra.
La Machado è anche, last but not least, tra le più importanti firmatarie, e la nuova beniamina politica, della Carta e del Gruppo di Madrid, l’indegna alleanza reazionaria dai caratteri anche neofascisti che va dal presidente del Vox spagnolo, Santiago Abascal, a Jordan Bardella e Marine Le Pen del Rassemblement National francese; da Geert Wilders, leader del Partito della Libertà olandese, al Chega portoghese; dall’Azione dei Cittadini Insoddisfatti della Repubblica Ceca al Vlaams Belang del Belgio; dal Partito del Popolo della Danimarca alla Voce della Ragione in Grecia; dal presidente argentino con la sega elettrica, Javier Miliei, ad altre forze europee e internazionali (compresi Salvini e la Meloni), della destra conservatrice, reazionaria ed estrema.
Il Nobel per la pace svenduto alla Machado ci dice quanto l’imperialismo sia in grado di dominare e far genuflettere a sé anche le grandi istituzioni internazionali, quanto questo premio sia funzionale agli interessi imperialisti e quanto grande e preoccupante sia la capacità, da parte dei media occidentali, di manipolare il senso comune di massa. Senso comune manipolato anche in relazione alla falsa concorrenza, per il premio, tra Donald Trump e la Machado, concorrenza falsa poiché, in verità, la Machado è uno strumento in mano al “golpismo” anti venezuelano del presidente Usa.
Ed è anche per questo che oggi, di fronte all’orrore e alla volgarità di un premio Nobel consegnato ad una delle più conseguenti esponenti della guerra imperialista, noi vogliamo lanciare un appello a tutte le forze comuniste, antimperialiste, antifasciste e sinceramente democratiche italiane affinché si sollevi, alta, la denuncia contro questo premio per la pace indegnamente dato alla Machado.
E mentre chiediamo a tutte queste forze di denunciare il senso “golpista” di questo Nobel, vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà al Presidente Maduro, al governo rivoluzionario del Venezuela, al popolo venezuelano e all’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Roma.
