Le elezioni del prossimo 25 maggio nella Repubblica Bolivariana del Venezuela. Una ennesima conferma della vitalità del processo democratico che caratterizza il modello di democrazia partecipativa e protagonistica del Venezuela

Dipartimento estri MpRC

Le elezioni del prossimo 25 maggio nella Repubblica Bolivariana del Venezuela rappresentano una tornata politica ed elettorale di grande importanza.

Non solo si terranno le elezioni parlamentari per il rinnovo dei 285 deputati all’Assemblea Nazionale, ma anche le elezioni statali, per il rinnovo di 24 Governatori.

È quasi superfluo, se non fosse necessario per contrastare e smentire le bugie e le falsificazioni del mainstream occidentale e della propaganda imperialista, ribadire che si tratta della ennesima tornata elettorale nel Venezuela Bolivariano dall’insediamento del comandante Hugo Chavez in avanti.

Una ennesima conferma della vitalità del processo democratico che caratterizza il modello di democrazia partecipativa e protagonistica del Venezuela e che rappresenta una delle cifre del socialismo bolivariano, un socialismo popolare e umanistico, con una profonda carica antimperialista e rivoluzionaria, ispirato dal pensiero e dalla visione del comandante Chavez e proseguito e aggiornato oggi dal presidente Maduro.

In questo scenario, la campagna elettorale è stata segnata – e continua ad esserlo – dalla straordinaria mobilitazione popolare che si raccoglie intorno al PSUV, il Partito socialista unito del Venezuela, fondato da Chavez, che esprime il nucleo dirigente della Repubblica Bolivariana del Venezuela e che rappresenta oggi il più grande tra i partiti socialisti dell’intera America Latina.

D’altra parte, le divisioni dell’opposizione antichavista non devono indurre ad abbassare la guardia: a fronte dei settori moderati dell’opposizione che prenderanno parte alla tornata elettorale del 25 maggio, infatti, i settori oltranzisti, eversivi e violenti di questa opposizione hanno deciso di boicottare il voto e, come ha ricordato Diosdado Cabello, già vicepresidente con Chavez, oggi segretario generale del PSUV, si preparano a scatenare nuove violenze e nuovi disordini, come quelli posti in essere, ed efficacemente debellati dalle autorità e dal popolo bolivariano, all’indomani delle elezioni presidenziali dello scorso 28 luglio.

Il 25 maggio sono infatti in gioco due grandi traguardi: la vittoria del PSUV e del movimento rivoluzionario e bolivariano, e la vittoria della pace e della tranquillità del Paese – ancora riprendendo le parole di Diosdado Cabello.

Per questo si tratta di un appuntamento politico ed elettorale di grande importanza. A questo appuntamento sarà presente, invitato dal PSUV, anche il Movimento per la Rinascita Comunista, con la presenza a Caracas del responsabile esteri, Gianmarco Pisa.

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