UNITA’! MpRC, Resistenza Popolare, partiti comunisti e forze antimperialiste: Castelferretti (Ancona), venerdì 30 maggio, contro la guerra e per l’uscita dell’Italia dalla Nato, prove di lotta unitaria

A cura della redazione

Unità. È questo lo splendido sostantivo femminile (sarà un caso?) che dà il titolo all’importante e fortemente emblematico convegno che il Movimento per la Rinascita Comunista, Resistenza Popolare, No Guerra No Nato e il Punto Rosso di Jesi (Ancona) organizzano a Castelferretti (nei pressi di Falconara Marittima, Ancona) il prossimo venerdì 30 maggio, con inizio alle ore 17.30, presso la sede dell’Associazione “L’Isola che non c’è”.

Ed è il sottotitolo, peraltro, a rendere inequivocabile la natura antimperialista e dunque, a partire da una logica cartesiana, inevitabilmente unitaria, del convegno: NO alla guerra, No al riarmo, per l’uscita dell’Italia dalla Nato: unità delle forze comuniste e antimperialiste.

Di fronte all’aggressività bellica imperialista e della Nato e alla sua pulsione alla guerra, secondo quella logica cartesiana, razionale, sopracitata, l’unità delle forze comuniste e antimperialiste dovrebbe essere un dato scontato, una prassi, mentre nella realtà delle cose prassi non è, di fronte al prevalere, troppo spesso e tra alcune delle stesse forze comuniste e antimperialiste italiane, spinte settarie e divisive.

È dunque merito delle forze organizzatrici del convegno di Castelferretti del prossimo 30 maggio l’aver scelto la strada, determinata, dell’unità, invitando al convegno stesso l’intero arco delle forze ostili alla guerra e alla Nato. Parteciperanno, difatti, al convegno Fosco Giannini (che introdurrà e coordinerà i lavori), coordinatore nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista; Alessandro Belfiore, il coraggioso e instancabile animatore di No guerra No Nato; la segretaria della Federazione del PCI di Roma Elisabetta Nardini (della quale proprio il 30 maggio cadrà il compleanno e, proprio per  questo, gli organizzatori del convegno ancor più la ringraziano per aver deciso di festeggiarlo -e lo festeggeremo- tra compagne e compagni che si battono contro la guerra e costruiscono unità); Daniela Filonzi, la pasionaria compagna del Comitato di Jesi per la Palestina; Gabriele Marcozzi, segretario regionale Marche del Partito della Rifondazione Comunista; David Monticelli, del Fronte del Dissenso Marche; un esponente nazionale di Ottolina /Multipopolare e, per chiudere il convegno, Salvatore Catello, responsabile nazionale di Resistenza Popolare.

Quali saranno i punti di discussione del convegno?

-Le menzogne globali, di natura imperialista, tendenti ad oscurare i motivi reali dell’Operazione Speciale della Federazione Russa in Ucraina: il lungo e violentissimo colpo di Stato nazifascista ucraino del 2014 a Kiev – l’EuroMaidan – platealmente appoggiato, sul piano politico, militare ed economico dagli Usa, dalla Nato e dall’Ue, un golpe che spodestò il legittimo presidente, eletto dal popolo ucraino, Viktor Janukovic, contrario all’entrata dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato; la successiva e totale nazificazione dell’Ucraina con il successivo massacro, durato ben otto anni e guidato dal famigerato Battaglione Azov di stampo nazista, del popolo del Donbass, “colpevole” di aver scelto, tramite un legittimo referendum, di non aderire all’Ucraina nazifascista ma di riunirsi alla madrepatria russa; la violenta repressione, di natura esplicitamente fascista, dei governi golpisti ucraini, da Petro Porošenko sino a Volodymyr Zelensky, che per instaurare quel regime ucraino votato all’umiliante, per lo stesso popolo ucraino,  genuflessione agli Usa, alla Nato e all’Ue e alla svendita totale della storia, dell’autonomia e della dignità dell’Ucraina, hanno messo in campo una repressione feroce e sanguinaria contro il Partito Comunista dell’Ucraina e contro tutte le forze antifasciste, democratiche e persino liberali ucraine, soffocando nel sangue e nelle galere ogni opposizione, cancellando ogni diritto e regola costituzione e avviandosi a trasformare sul campo, e in modo platealmente ostile alla Federazione Russa,  la stessa Ucraina in una sterminata base Nato dotata di missili nucleari collocati a 8 minuti da Mosca.

Un altro punto del dibattito a Castelferretti sarà quello della completa trasformazione, in essere, dell’Unione europea in un polo neoimperialista che punta ad uno straordinario e potente riarmo (con una Germania, dopo quella hitleriana, di nuovo paurosamente militarizzata) e alla costruzione di un esercito europeo che sarà tanto al servizio degli interessi del grande capitale transnazionale europeo e braccio armato del neocolonialismo europeo, quanto contrario agli interessi del movimento operaio complessivo europeo, ai diritti e ai salari dei lavoratori e allo stato sociale dei Paesi dell’Ue.

Terza questione, sarà quella dell’orrendo e politicamente e moralmente ributtante genocidio che il governo e l’esercito di Israele stanno perpetrando, sinora vergognosamente impuniti, contro il popolo palestinese, contro tutta la popolazione di Gaza, contro la popolazione della Cisgiordania, in un assassinio di massa di uomini, donne, anziani palestinesi “gazebi” e attraverso un nuovo sterminio di bambini di implacabile e nazista natura “erodiana”.

Su tutto ciò discuteranno, gli oratori, le oratrici ed “il pubblico” a Castelferretti, venerdì 30 maggio, in un dibattito che non vorrà essere fine a sé stesso, ma che vorrà concretamente sfociare, anche attraverso un documento comune che dovrà essere votato e assunto dall’assemblea, in un progetto unitario di lunga lena, per un’azione unitaria, continua e strutturata contro la guerra imperialista e per l’uscita dell’Italia dalla Nato.

Specificatamente il Movimento per la Rinascita Comunista e Resistenza Popolare, i due soggetti che hanno “pensato” il convegno, poi allargandolo, danno al lavoro per la costruzione dell’unità d’azione antimperialista un valore particolare, un segnale forte, cioè, anche del loro impegno per la costruzione dell’unità dei comunisti.

Il convegno terminerà con una cena sociale in sede. Per brindare alla lotta contro la guerra, all’unità per il fronte antimperialista e al compleanno della compagna Elisabetta Nardini che, per l’unità, “ce vie’ da Roma”.

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