1° maggio 2025. I lavoratori debbono tornare protagonisti!

A cura del Dipartimento Lavoro MpRC

La situazione dei lavoratori italiani è tra le peggiori d’Europa.

I salari dagli anni ‘90 ad oggi hanno perso il 3% del loro potere d’acquisto, nessuno ha fatto peggio di noi in Europa.

E’ un problema che riguarda tutti i lavoratori privati e pubblici, di tutte le categorie e tipologie di lavoro, per questo la battaglia per aumenti di stipendio generalizzati per tutti i lavoratori non può essere gestita solo nei singoli contratti di categoria, ma deve diventate una lotta unitaria di tutti i lavoratori a livello nazionale.Persino Eurostat ha ammesso che il 10,2% dei lavoratori italiani è nella fascia di povertà, anche lavoratori a tempo pieno, e questa percentuale è in aumento.Le condizioni di lavoro peggiorano sempre di più, nel 2024 gli infortuni sono aumentati, i morti sul lavoro sono stati 1090, il 4,7% in più dell’anno prima e sono in aumento anche i casi di malattie professionali.

Anche chi ha un lavoro a tempo pieno fatica ad arrivare a fine mese, a curare se stesso e i famigliari, o a far studiare i figli, e vi è, ormai, una schiera enorme di lavoratori precari, a tempo parziale che sono di fatto in miseria, una realtà che fino a 30 anni fa era sostanzialmente sconosciuta nel nostro paese.

Questa situazione è anche il risultato della divisione e della contrapposizionetra lavoratori, alimentata dalla destra e dai mass-media, per mettere i precari contro i lavoratori stabili, i giovani contro gli anziani, i lavoratori privati contro quelli pubblici ecc., questa logica ha portato tutti al disastro, è necessaria l’unità di tutti i lavoratori per ottenere dei risultati.

La gravissima situazione in cui siamo non si può modificare se non con l’apertura di una vasta stagione di lotte che veda scendere in campo, unito, tutto il mondo del lavoro.

E’ anche necessario che, in Italia, torni in campo un partito politico che non si limiti a “rappresentare” i lavoratori ( in occasione delle elezioni, per poi scordarsene il giorno dopo ) ma che sia un partito dei lavoratori, che porti i lavoratori nel parlamento e nelle istituzioni per riconquistare quanto è stato perso

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