di Gianmarco Pisa Responsabile dipartimento internazionale del MpRC
“Il nostro impegno per la democrazia popolare, partecipativa e protagonistica, come asse per la promozione della pace e la difesa della sovranità dei popoli”, per l’autodeterminazione e la giustizia sociale, contro la guerra multidimensionale scatenata dall’imperialismo.

Venezuela, terra di pace; sviluppo e approfondimento della democrazia diretta, popolare, bolivariana; riforma della Costituzione. Sono questi i temi che hanno accompagnato le giornate di fine dicembre e inizio gennaio, alla vigilia dell’insediamento presidenziale di quest’oggi, 10 gennaio, e del Festival Mondiale Antifascista “Per un nuovo mondo”, in corso sino al 15 gennaio, a Caracas, nella patria di Simón Bolívar, la Repubblica Bolivariana del Venezuela. Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali dello scorso 28 luglio, con oltre 6.4 milioni di voti e il 52% delle preferenze, e dopo il tentativo di colpo di stato violento, attraverso la violenza di strada scatenata dalle frange più oltranziste dell’opposizione, che fanno capo alla destra radicale di Maria Corina Machado e del suo candidato Edmundo González Urrutia, il presidente eletto, Nicolás Maduro, giura da Presidente, davanti al Parlamento, al Paese, e al mondo, con l’insediamento di venerdì 10 gennaio.
“Il Venezuela è una patria di pace, qui abbiamo raggiunto una formula perfetta per la democrazia diretta, che continueremo ad approfondire”, ha affermato Maduro. Ha inoltre annunciato un vero e proprio piano di lavoro per la democrazia diretta bolivariana, confermando che “quest’anno terremo sei consultazioni popolari, quindi dobbiamo sviluppare tutti i Consejos comunales (i Consigli di comunità), ampliare la partecipazione, perfezionare i meccanismi di lavoro collettivo, perfezionare la direzione e la disciplina delle Comunas socialistas (le Comuni), perfezionare ancora la mappa dei Circuiti comunali, che è il nostro cammino lungo il quale siamo in marcia da venticinque anni”. Questo l’annuncio del presidente Maduro in occasione della prima assemblea popolare delle Comunas socialistas di questo 2025, che si è tenuta ad Antimano, Caracas, e che è stata presieduta dal Ministro del Potere popolare per le Comunas e i movimenti sociali, Ángel Prado.
«Comuna o nada» era il tema di battaglia del Comandante Hugo Chávez. Era il 2006, quando, sotto la direzione di Hugo Chávez, fu promulgata la Legge sui Consigli di comunità, una delle pietre miliari del percorso di costruzione, in versione venezuelana e bolivariana, del “socialismo del XXI secolo”, che consolidò il percorso della democrazia popolare diretta, di natura comunitaria, basta su strutture (consigli) popolari di base, su una concezione fondamentalmente marxiana della socializzazione del potere come asse della costruzione del socialismo: il potere popolare. Per tale via, si assegnava e si assegna un ruolo centrale all’organizzazione sociale di base nella programmazione e nella pianificazione locale e statale: assegnando alle organizzazioni popolari compiti decisionali in ambiti specifici e con un budget nazionale, a questo processo tocca individuare e realizzare progetti produttivi, strutturali, di sicurezza, di comunicazione, culturali e di altro tipo sul territorio.
Non si tratta solo di un esempio potente di partecipazione diretta e programmazione popolare; si tratta di un vero e proprio esperimento di “democrazia partecipativa e protagonistica”, vale a dire una delle caratteristiche più esemplari del processo bolivariano. Come recita infatti l’art. 2, “i consigli di comunità, nel quadro costituzionale della democrazia partecipativa e protagonistica, sono istanze di partecipazione, articolazione e integrazione tra le diverse organizzazioni comunitarie, gruppi sociali e cittadini, che consentono al popolo organizzato di esercitare direttamente la gestione delle politiche pubbliche e dei progetti mirati a rispondere ai bisogni e alle aspirazioni delle comunità nella costruzione di una società di equità e di giustizia sociale”.
Nella prima assemblea comunale, nell’ambito della Comuna Socialista Victoria, con la partecipazione dei portavoce delle 28 Comunas e Circuiti comunali, il presidente Maduro ha ricordato esattamente che fu Hugo Chávez a lanciare i Consigli di comunità e poi le Comuni, e il processo va ora incontro alla data del 26 gennaio in cui si svolgerà la Consultazione popolare destinata a diventare la prima elezione generale in Venezuela del 2025. “Il 2025 si annuncia bello; è la via verso la democrazia diretta, popolare, partecipativa, moderna, umanista, socialista, bolivariana; stiamo realizzando la strada per consolidare un modello economico in cui si produce tutto, per produrre tutto, insieme, la stabilità economica interna e il modello di sicurezza interna”. Insieme al Piano strategico delle Sette Trasformazioni, è una delle architravi della costruzione del modello venezuelano del XXI secolo fondato e ispirato da Hugo Chávez. “Siamo nella battaglia, nella lotta e nella vittoria, nella felicità”.
Il quadro concettuale è quello delle cosiddette 3R (Resistere, Rinascere e Rivoluzionare) ed esprime l’impegno del Venezuela bolivariano tanto nella resistenza contro l’aggressione statunitense che ha assunto la forma di una vera e propria “guerra economica”, quanto nell’avanzamento del processo rivoluzionario e bolivariano. È all’interno di questa cornice che viene definita appunto la strategia delle 7T: il dispiegamento dello sforzo produttivo e un nuovo modello di esportazione; l’espansione della dottrina bolivariana nel campo dell’istruzione, della scienza, della cultura; il consolidamento della sicurezza; il rinnovamento del modello di protezione del popolo; la democrazia diretta; il contrasto all’emergenza climatica; la diplomazia bolivariana di pace.
Nel dettaglio, il piano delle 7T si articola nei seguenti elementi: 1) la trasformazione economica: modernizzare i metodi e le tecniche di produzione, con l’obiettivo di consolidare la diversificazione economica per creare un nuovo modello di esportazione; 2) la piena indipendenza: aggiornare e ampliare la dottrina bolivariana nelle sue dimensioni politiche, culturali, educative, scientifiche e tecnologiche, nel senso della auto-determinazione; 3) il consolidamento della pace e della sicurezza dei cittadini e delle cittadine: perfezionare il modello di convivenza civica, garantendo la giustizia, i diritti umani e la salvaguardia della pace; 4) la protezione sociale: accelerare il consolidamento, di fronte alle conseguenze drammatiche della guerra economica, dello stato sociale, delle missioni bolivariane, che sono una delle cifre del Venezuela bolivariano.
Poi ancora 5) la ripoliticizzazione: rinnovare la centralità della dimensione politica, al fine di consolidare la democrazia partecipativa e protagonistica, che, come detto, è un segno distintivo del processo bolivariano; 6) l’ecologia: contrastare la crisi climatica, sensibilizzare e proteggere il popolo dall’impatto ambientale, proteggere l’Amazzonia e le riserve naturali; 7) la geopolitica: posizionare stabilmente il Venezuela nella nuova configurazione mondiale, sia rilanciando l’integrazione latinoamericana e caraibica, sia rafforzando l’area Brics (composti oggi da nove membri effettivi, Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Iran, Emirati Arabi Uniti, cui, dallo scorso primo gennaio, si sono aggiunti nove nuovi Paesi partner: Bolivia, Bielorussia, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda, Uzbekistan, e Cuba socialista) partecipare pienamente al nuovo mondo multipolare e contribuire alla definizione di un nuovo «equilibrio del mondo».
Il giuramento presidenziale di Nicolás Maduro del 10 gennaio è quindi, insieme, un giuramento istituzionale e popolare: “Ci vediamo per strada, all’angolo, nel quartiere, in perfetta fusione popolare e civico-militare e ci vediamo il 10, il dieci per il Venezuela e per il suo futuro; il dieci per la vita, per l’indipendenza, per la sovranità contro l’interventismo imperialista straniero e la destra estremista fascista”. “Patria libera o niente, sempre fino alla vittoria”, ha concluso, richiamando i temi della battaglia in corso, nel Venezuela bolivariano, appunto, sul fronte esterno e sul fronte interno, contro la minaccia imperialista e contro la destra radicale. È in questa direzione che proprio dal Venezuela bolivariano, dal presidente Nicolás Maduro, dal Psuv e dalle articolazioni sociali, politiche e culturali bolivariane è partita la proposta dell’Internazionale antifascista, avviata in occasione del Congresso internazionale antifascista di Caracas dello scorso settembre 2024.
Questa “Internazionale antifascista si ispira ai principi dell’internazionalismo rivoluzionario per articolare la lotta di tutti i popoli del Sud globale per preservare la vita, salvare la specie umana e il pianeta da fascismo, neofascismo, sionismo ed espressioni similari. Consideriamo la rinascita di queste aberrazioni storiche come la più grande minaccia che il mondo deve affrontare. Dobbiamo concordare azioni solidali e vincolanti per criminalizzare le pratiche di incitamento all’odio, al fanatismo estremista, alla xenofobia, alla misoginia, all’aporofobia, al revanscismo, alla violenza, alla morte, e a tutte le forme di annientamento delle differenze perseguite dal fascismo”. Come primo obiettivo “il nostro impegno per la democrazia popolare, partecipativa e protagonistica dei popoli, come asse per la promozione della pace e la difesa della sovranità dei popoli”, come recita la Dichiarazione antifascista di Caracas per un mondo nuovo.
Ad essa si ispira anche la piattaforma del Festival mondiale antifascista “Per un nuovo mondo” in corso di svolgimento sino al prossimo 15 gennaio, a Caracas, uno spazio di incontro e di azione collettiva dove giovani, lavoratori, studenti, movimenti sociali, partiti politici, intellettuali, donne, convergeranno da varie parti del mondo. È questo contesto politico e sociale a fare da cornice anche alla proposta di una modifica della Costituzione. Lo scorso primo gennaio, nell’intervista rilasciata a Ignacio Ramonet, Nicolás Maduro ha specificato che la riforma costituzionale promuoverà un nuovo modo di fare politica, una nuova formulazione con l’obiettivo di rafforzare e garantire, ancora di più, la democrazia bolivariana in Venezuela. “Siamo tornati con forza all’idea della democrazia diretta e comunitaria. In questo caso, la costruzione di ciò che dice il nostro popolo, di un nuovo Stato comunitario, di un nuovo Stato moderno”. Ha poi invitato tutta la popolazione a muoversi verso una riforma costituzionale per una democrazia integrale dell’intero Stato e la società, nonché a continuare il processo di rafforzamento di un nuovo modo di fare politica e costruire democrazia nel Paese.
Nell’intervista, Maduro ha sottolineato che “i delegati dei movimenti sociali dell’Asia, dell’Europa, dell’America Latina hanno potuto confermare il desiderio del popolo di vivere in pace”. La pace non è un semplice desiderio, ma un impegno collettivo di cui il popolo è il vero protagonista. In un appello alla comunità internazionale, il Presidente ha ribadito la volontà di continuare a difendere la sovranità nazionale e l’autodeterminazione del popolo. In questo senso, il Venezuela si avvia verso un futuro in cui i principi antifascisti si uniscono nella lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia, aprendo le porte a una nuova alba nella politica internazionale.
Riferimenti
Jefe de Estado a Comunas: Conseguimos la fórmula perfecta de la democracia directa, VTV, 04.01.2025: https://www.vtv.gob.ve/presidente-maduro-comunas-conseguimos-formula-perfecta-democracia-directa
Presidente Maduro: Avancemos a la reforma constitucional que democratice el Estado, VTV, 04.01.2025: https://www.vtv.gob.ve/presidente-maduro-avancemos-reforma-constitucional
Gran Congreso Popular Campesino y Comunero se realizará el 10-Enero, VTV, 10.12.2024: https://www.vtv.gob.ve/gran-congreso-popular-campesino-comunero-10enero
Presidente Maduro Convoca Gran Festival Mundial Antifascista del 8 al 10 de enero de 2025, AVN, 24.11.2024: https://avn.info.ve/presidente-maduro-convoca-gran-festival-mundial-antifascista-del-8-al-10-de-enero-de-2025
AN juramenta a Nicolas Maduro como Presidente de la Republica este viernes, AN, 09.01.2025: https://www.asambleanacional.gob.ve/noticias/an-juramenta-a-nicolas-maduro-como-presidente-de-la-republica-este-viernes
Venezuela: le sette grandi trasformazioni, Pressenza, 01.03.2024:
L’ampliamento dei Brics e la nuova prospettiva 2025, Pressenza, 08.01.2025:
Ley de los Consejos Comunales: https://www.acnur.org/fileadmin/Documentos/BDL/2008/6641.pdf
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