
Si è svolto con grande successo a Fabriano (Ancona), giovedì 12 dicembre, presso la sede dell’Arci “Il Corto Maltese” un importante convegno pubblico dal titolo “Dopo Trump: nuovo quadro internazionale, questione russo-ucraina e questione palestinese”. Il convegno, organizzato da Prospettiva Unitaria (PU, che ha già svolto a Firenze e Reggio Calabria due delle quattro manifestazioni nazionali – le prossime a Milano e Campobasso – che la porteranno alla manifestazione nazionale del prossimo 25 gennaio 2025 a Roma, presso il Teatro Flavio) è stato davvero molto partecipato, con la presenza largamente maggioritaria, tra l’altro, di giovani. Una forte presenza giovanile che, assieme ad una significativa presenza operaia e intellettuale dell’area fabrianese e anconetana, ha permesso si costituisse, in sala, un “clima” di densa partecipazione politica ed emotiva, con gli interventi dei relatori davvero seguiti e con un conseguente dibattito del pubblico ricco quanto le stesse relazioni. Il convegno è stato aperto dal compagno Carlo Zampetti, già Vicesindaco di Serra San Quirico (un paese prossimo a Fabriano), storico dirigente comunista dell’area Fabriano-Ancona, coordinatore del Movimento per la Rinascita Comunista di Fabriano ed ora anche dirigente di Prospettiva Unitaria. Zampetti ha mirabilmente proposto agli altri relatori e alla stessa platea, delineando un quadro generale delle attuali contraddizioni internazionali segnate dalla pulsione alla guerra degli Usa e della Nato, una densa “piattaforma” di discussione, raccolta poi sia dai successivi relatori che dagli interventi dal pubblico. Dopo Zampetti ha svolto la propria relazione, di grande spessore, il professor Jacopo Quirini, esperto di questioni geopolitiche e della questione palestinese. Quirini ha costruito il suo intervento attorno all’idea-guida di una potente contraddizione economica mondiale in atto tra fronte imperialista e antimperialista, che oggi determina ogni focolaio di guerra, inserendo anche il “golpe” filoamericano del 2014 a Kiev, “sorretto dalla Nato, dal Battaglione Azov e dagli altri battaglioni nazifascisti e banderisti”, in questo duro contesto di scontro economico tra fautori di un ritorno all’unilateralismo (gli Usa, l’Ue e l’intero fronte imperialista) e i fautori del multilateralismo (la Cina, la Russia e l’intera area mondiale Brics).
Terzo intervento di Fosco Giannini, coordinatore nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista e della Commissione politica nazionale di Prospettiva Unitaria. Giannini, definendo “l’intera guerra imperialista in corso sul piano internazionale come guerra di risposta e reazione sanguinaria e rabbiosa, che contempla la possibilità di una terza guerra mondiale, allo straordinario rafforzamento del fronte antimperialista che si incentra sui Brics” è giunto poi a mettere a fuoco, per questi giorni che viviamo, quattro fronti aperti dall’imperialismo, quattro fronti di guerra diretti ad attaccare la Russia vincente in Ucraina e tutto il mondo del multilateralismo:
“- il fronte dell’Ucraina nazifascista, per difendere la quale gli Usa e l’Ue si sono già impegnati fin sopra i capelli e svenati, sia economicamente che militarmente;
– il fronte della Georgia, che sta vivendo una nuova e “golpista” esperienza, in senso filoamericano, filo Ue e filo Nato, alla Euromaidan, e dove, di conseguenza, il nuovo governo georgiano legittimamente eletto, che vede come primo ministro Irak’li K’obakhidze, contrario all’entrata della Georgia nell’Ue e nella Nato, è messo fortemente in discussione e minacciato da una nuova “rivoluzione arancione” guidata dagli Usa ed organizzata attorno alla “consueta” e possente linea network anglosassone;
– il fronte mediorientale, dove il progetto fascista della Grande Israele, dopo il genocidio del popolo palestinese di Gaza, va impunemente avanti con altri massacri contro i popoli del Libano e della Siria, nell’ottica di giungere, appunto, al biblico, quanto folle, “Impero di Davide” attraverso la conquista e l’accorpamento colonialista, attorno ad Israele e “dal Nilo all’Eufrate”, di Gaza, della Cisgiordania, di tutta la Palestina, del Libano, della Giordania, di parte dell’Egitto e parte della Siria;
-il fronte della Siria, Paese laico e aconfessionale, legato storicamente prima all’Unione Sovietica e poi alla Russia, punto di riferimento della lotta del popolo palestinese, in lotta contro l’imperialismo israeliano ed ora di nuovo occupato, a nome dell’asse Usa-Israele, dalle bande jihadiste protette e sorrette da Tel Aviv e dalla Turchia e pagate dalle monarchie filo statunitensi del Golfo”.
Dopo l’intervento di Giannini diversi, e nessuno banale, sono stati gli interventi dal pubblico, che hanno veramente arricchito (e non per il solito modo di dire) il dibattito e la riflessione collettiva. Di notevole importanza, tra gli altri, l’intervento del professor Alberto Sgalla, docente di Diritto e scrittore, del Movimento per la Rinascita Comunista e di Prospettiva Unitaria, che ha rimarcato il valore sempre più cogente, nell’attuale fase, della sovranità nazionale come risposta al dominio, anche sul nostro Paese, degli Usa, della Nato e dell’Ue; e l’intervento di Stefano Tenenti, dirigente storico del movimento sindacale di classe, coordinatore di Ancona del Movimento per la Rinascita Comunista e, ora, membro della Commissione nazionale Sanità di Prospettiva Unitaria, che ha lanciato l’idea, “dopo questa riuscita iniziativa di Prospettiva Unitaria, di organizzare, ancora a Fabriano, un convegno pubblico sulla crisi delle Cartiere Miliani e il progetto di licenziamento, da parte dell’azienda, di 195 operai”. Proposta accolta dall’assemblea con un grande appaluso.
Conclusioni brevissime, data l’ora tarda fattasi, di Fosco Giannini, che ha voluto individuare come punto di ricaduta di tutta la lunga discussione la questione della Nato e l’esigenza che il partito comunista per cui strategicamente lavora Prospettiva Unitaria, possa diventare il propulsore di un più ampio fronte di lotta e di popolo per l’uscita dell’Italia dalla Nato e dalla guerra imperialista.
Spuntino finale, in allegria e con brindisi alla costruzione del partito comunista, offerto dai compagni di Prospettiva Unitaria di Fabriano a tutti i partecipanti!
