di Lucia Nardo, della Segreteria Nazionale di Costituente Comunista e di Prospettiva Unitaria

Mentre Israele distrugge Gaza e massacra migliaia di palestinesi, invade la Cisgiordania, bombarda il Libano e volge le sue armi anche contro l’Unifil, in Italia il PD, che pretenderebbe essere di sinistra e antifascista, si è astenuto o ha votato contro tutte le risoluzioni presentate nei giorni scorsi alla Camera, in vista del Consiglio UE tenutosi nei giorni successivi, volte a fermare la guerra in Medio Oriente e in Ucraina.
Si è infatti astenuto su: la sospensione dell’accordo di associazione tra UE e Israele, l’esclusione degli investimenti in armi dalla politica economica del governo, il ritiro degli ambasciatori europei da Israele, la comminazione di sanzioni economiche ad Israele come strumento di pressione per il cessate il fuoco.
Per quanto riguarda l’Ucraina, si è astenuto sulla cancellazione del segreto di stato sulla lista di armi lì inviate e sul respingimento della spesa dello 0.25% del PIL in armi per lo stesso paese; ha votato contro la proposta di fare dell’Italia la capofila per una soluzione negoziale e lo stop alla fornitura militare. Infine, ha fatto approvare coi voti del governo, di Calenda e di Renzi una mozione per il sostegno militare all’Ucraina.
Si è degnato, bontà sua, di approvare che si richieda con fermezza al Consiglio EU l’immediata adozione di una posizione comune che promuova un cessate il fuoco nella striscia di Gaza e che il governo si impegni ad adottare “iniziative volte al riconoscimento europeo dello Stato di Palestina”.
Costituente Comunista, contraria a tutte le guerre e ad ogni sopraffazione, condanna duramente tale atteggiamento e prende ancora una volta le debite distanze da quello che è a tutti gli effetti, e come più volte dimostrato, un partito di destra, favorevole e sottomesso al capitalismo imperialista.
