Uno dei più importanti dirigenti della lotta contro le Basi Nato in Italia, Federico Giusti, intervista il fisico nucleare Massimo De Santi.
L’intervista sarà visibile da mercoledì 28 agosto 2024 sul canale you tube (format MpRC: “In direzione ostinata e contraria”) e sul blog del MpRC

L’Istituto internazionale di ricerca sulla pace ha affermato che, al gennaio 2024, esistevano nel mondo circa 13mila testate nucleari (collocate negli Usa, in Europa e in Asia) e che, di esse, circa 4mila (70 in più rispetto al 2023) erano già pronte a colpire, cioè già equipaggiate su missili ed aerei, mentre le altre erano collocate nei depositi. Una collocazione nei depositi, peraltro, avente una grande capacità di rapido utilizzo.
I paesi che al momento dispongono di più testate nucleari sono Stati Uniti (circa 6mila), Russia (circa 6.200), Francia (290), Regno Unito (225), Cina (circa 350), Pakistan (circa 165), India (circa 160), Israele (circa 90) e Corea del Nord (circa 45).
A questi paesi vanno aggiunti poi quelli facenti parte del progetto NATO “Nuclear Sharing”. Sempre secondo l’Istituto internazionale di ricerca sulla pace, 100 bombe atomiche americane B-61 sono distribuite in Europa, sul suolo di paesi NATO: Italia (35 bombe atomiche totali nelle basi di Ghedi e Aviano), Germania (15 nella base di Büchel), Belgio (15 nella base di Kleine Brogel), Olanda (15 nella base di Volkel) e Turchia (20 nella base di Incirlik).
Per ciò che riguarda i sottomarini a propulsione nucleare (la capacità di testate nucleari con le quali un sottomarino può essere armato varia tra le 8 e le 20, a seconda del modello e della tipologia dei sottomarini): i paesi che dispongono al momento del numero maggiore di sottomarini nucleari sono gli Stati Uniti con 14, Russia con 11, Cina con 6, Francia e Regno Unito con 4, Pakistan con 3, India con 2. Secondo i dati reperibili, la Corea del Nord dovrebbe disporre di un solo sottomarino, tra l’altro non a propulsione nucleare.
È del tutto evidente, non servono calcoli specialistici, che l’intero arsenale nucleare ed atomico collocato tra Usa, Europa e Asia sia in grado di distruggere tutta l’umanità e la vita del pianeta Terra per decine e forse centinaia di volte. E questo pericolo prende sempre più corpo all’interno di un quadro internazionale segnato da una crescente aggressività militare imperialista volta a ripristinare la propria, decadente, egemonia internazionale contemplando concretamente anche la possibilità di una Terza Guerra Mondiale.
Di tutto questo si parlerà nell’importante intervista che Federico Giusti, popolare militante della lotta contro le Basi Nato in Italia, dirigente del Movimento per la Rinascita Comunista (MpRC) e redattore di “Futura Società” (giornale del MpRC), farà (per il canale you tube e per il blog del MpRC) a Massimo De Santi, prestigioso fisico nucleare dell’Università di Pisa, combattente storico contro la guerra imperialista, contro la Nato, contro i pericoli della guerra nucleare ed estensore del recente Appello contro la guerra nucleare, già pubblicato su “Futura Società” e da rilanciare per un’iniziativa di massa.
