Di Orazio Di Mauro

I missili ipersonici rappresentano una delle tecnologie militari più avanzate e complesse del XXI secolo. Tuttavia, la loro velocità estrema introduce una serie di sfide tecniche significative, in particolare per quanto riguarda la trasmissione e la ricezione dei dati durante il volo. Di seguito, verranno esaminati i principali problemi tecnici e le soluzioni in fase di sviluppo, non mancheranno i riferimenti bibliografici a supporto. Il problema dei missili ipersonici è divenuto cruciale dal
discorso di Putin all’Assemblea Federale, il 1° marzo 2018 a Mosca. In questo discorso il presidente della federazione russa proclamava la superiorità russa e metteva in guardia gli Stati Uniti da improvvidi colpi di mano contro la Russia. Gli USA se hanno tenuto un atteggiamento ostentatamente indifferente nella realtà Gli Stati Uniti stanno investendo massicciamente in ricerca e sviluppo di tecnologie ipersoniche. Progetti come il Hypersonic Conventional Strike Weapon (HCSW) e il AGM-183A Air-launched Rapid Response Weapon (ARRW) sono in corso, ma non sono ancora operativi.
Quali sono i problemi tecnici e operativi dei missili ipersonici. Sostanzialmente sono tre. Il primo è la Ionizzazione dell’Aria che crea la velocità ipersonica, l’aria intorno al missile si riscalda notevolmente a causa della compressione aerodinamica e dell’attrito. Questo riscaldamento provoca la ionizzazione dell’aria, creando uno strato di plasma che può assorbire o riflettere le onde radio, causando un blackout delle comunicazioni. Questo fenomeno è noto come blackout delle comunicazioni . Il plasma può bloccare la trasmissione delle onde elettromagnetiche, ostacolando le comunicazioni tra il missile e i centri di controllo a terra o altri assetti militari . La ionizzazione dell’aria è un problema comune anche per i veicoli spaziali durante il rientro atmosferico, dove è noto che i blackout delle comunicazioni durano diversi minuti. Il secondo è il calore e la pressione che le alte temperature e pressioni generate intorno al missile ipersonico possono danneggiare i componenti elettronici e interferire con i sistemi di comunicazione . Il design dei materiali deve essere altamente resistente per proteggere l’elettronica interna. Gli scudi termici e i materiali compositi avanzati sono fondamentali per sopportare le condizioni estreme associate al volo ipersonico. Ultimo, ma non meno importante è il problema della manovrabilità del missile ipersonico. I missili ipersonici sono progettati rapidamente direzione e altitudine complica ulteriormente la trasmissione di segnali stabili e continui. La manovrabilità introduce variabili dinamiche che possono interferire con la traiettoria delle onde radio e la stabilità delle comunicazioni. Le soluzioni che gli ingegneri russi sono l’uso di frequenze radio diverse, come le onde millimetriche, che potrebbero penetrare meglio lo strato di plasma . Le onde millimetriche hanno lunghezze d’onda più brevi e possono essere meno suscettibili agli effetti del plasma rispetto alle onde radio tradizionali. Inoltre stanno sviluppando nuovi materiali e strutture che minimizzino l’effetto del plasma sulle comunicazioni. Questi includono materiali ablativi che si consumano in modo controllato per dissipare il calore e mantenere le superfici esterne più fredde. Infine l’uso di satelliti o altre piattaforme intermedie può aiutare a mantenere la comunicazione con il missile, aggirando il problema del plasma. Sistemi di comunicazione satellitare o relè aerotrasportati possono fornire percorsi di comunicazione ridondanti e migliorare l’affidabilità delle trasmissioni.
In sintesi, mentre i missili ipersonici affrontano significative difficoltà nella trasmissione e ricezione di dati durante il loro viaggio, la continua ricerca e sviluppo stanno portando a soluzioni innovative per superare queste sfide. La competizione globale nello sviluppo di missili ipersonici coinvolge diverse potenze mondiali, tra cui la Russia, gli Stati Uniti e la Cina. La Russia è spesso considerata in vantaggio in questo campo per una serie di motivi.
I russi, in realtà, hanno fatto male i calcoli quando hanno affermato che gli Stati Uniti sono indietro di circa 5-7 anni. Come si è scoperto, sono più simili a 12-15, nella migliore delle ipotesi. Badate bene, la Russia ha avuto i Kinzhal in pattugliamento di combattimento dal 2017, almeno sette anni. Il resto dei sistemi è pienamente operativo, che va dall’Avangard strategico al terrificante Zircon 3M22. Lo stesso vale per i sistemi anti-ipersonici come S-400, S-500, S-550 e S-300V4 al momento in mano del solo esercito di Mosca.
