Il MpRC ha ricevuto l’invito, da parte del governo del Venezuela e del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv), a far parte del Comitato internazionale per l’osservazione delle elezioni in Venezuela di questo 28 luglio 2024. Onorato per tale richiesta, il MpRC ha inviato a Caracas il compagno Gianmarco Pisa, responsabile esteri del MpRC, che ha girato per i canali del MpRC le cronache che pubblichiamo
di Gianmarco Pisa – da Caracas
Molti i punti di forza del sistema di voto in uso nella Repubblica Bolivariana del Venezuela: la sicurezza nella rete di trasmissione, l’assoluta certezza nella identificazione di ciascun elettore ed elettrice, l’assoluta integrità del voto, il controllo incrociato (digitale e cartaceo), la tutela della segretezza del voto.

La stampa occidentale descrive usualmente le elezioni nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, per lo meno dall’avvio della Rivoluzione bolivariana e dalla vittoria presidenziale di Hugo Chávez del 1998, come irregolari e l’intero processo elettorale come non conforme agli standard internazionali. Raramente tuttavia la stessa stampa si sofferma sul merito del processo, ad esempio indicando in cosa specificamente consistano tali rilievi di non conformità, e ancor più raramente fornisce un’illustrazione del meccanismo, del “come si vota” in Venezuela. Nel sito del CNE, il Consiglio Nazionale Elettorale, che nella Repubblica Bolivariana del Venezuela afferisce a un potere autonomo e indipendente (nel Venezuela bolivariano la distinzione tradizionale dei tre poteri è stata sostituita da un’innovativa distinzione in cinque poteri, non solo il legislativo, l’esecutivo e il giudiziario, ma anche il potere civico e, appunto, il potere elettorale), sono illustrate sia le trasformazioni, nel corso della storia recente, dei sistemi elettorali, sia le caratteristiche del sistema elettorale oggi in vigore.
I sistemi elettorali in Venezuela hanno subito diverse trasformazioni, soprattutto a partire dal 1989, anno in cui si sono svolte le prime elezioni dei Governatori degli Stati (fino ad allora designati dal Presidente della Repubblica) e dei Sindaci (le funzioni esecutive erano prima assunte dal Presidente del Consiglio Comunale); da allora, e fino al 2000, si sono succedute varie modifiche, quali la modifica del sistema elettorale dei deputati al Congresso e alle Assemblee legislative, la configurazione delle circoscrizioni elettorali, il sistema di voto. Con la Rivoluzione bolivariana, il sistema è andato incontro alla sua più vasta e sistematica trasformazione: oggi il sistema di voto in Venezuela è completamente automatizzato, al punto che il Venezuela, nel 2004, è diventato il primo Paese a indire elezioni nazionali con macchine elettroniche che stampano il tagliando di prova del voto espresso, da depositare nell’urna (in modo da avere un doppio riscontro e dunque un doppio controllo, sia il voto espresso digitalmente sia il voto con tagliando depositato in urna, riscontri che, a risultato finale dello spoglio, devono ovviamente coincidere, fornendo così un doppio controllo, non un singolo controllo, come generalmente avviene, di integrità del voto); e, nel 2012, è diventato il primo Paese con il doppio controllo automatico di autenticità del voto, con identificazione biometrica di ciascun elettore e conseguente attivazione, da parte dello stesso elettore, della macchina per l’espressione digitale del voto.
L’elettore, dunque, identificato non solo con il proprio documento di identità, ma anche con identificazione biometrica (lettura digitale dell’impronta), attiva la macchina per il voto e segna il proprio voto direttamente sullo schermo della macchina; l’opzione di voto selezionata appare sullo schermo e l’elettore ha la possibilità di confermare il voto espresso premendo l’opzione corrispondente; il voto rimane memorizzato in modo casuale nella memoria della macchina e questa provvede a rilasciare automaticamente un tagliando, equivalente alla scheda cartacea votata, che l’elettore, uscendo dalla cabina, deposita nell’urna. Finite le votazioni, dunque, i voti espressi, registrati dalla macchina in modo casuale, sono registrati in maniera anonima nella memoria interna e sono confrontati con i tagliandi cartacei contenuti nell’urna. Il meccanismo si basa dunque su un doppio livello sia nella autenticazione del voto sia nel computo finale dei voti espressi.
Il pacchetto elettorale di ciascuna macchina viaggia crittografato attraverso una rete sicura indipendente fornita dalla compagnia statale di telecomunicazioni CANTV. Trattandosi di una rete indipendente rispetto alla rete internet “ordinaria” (circostante) e avendo più livelli di sicurezza e di autenticazione è praticamente inviolabile, anche perché il sistema di totalizzazione dei dati riceve dati elettorali, su questa linea separata e indipendente, provenienti esclusivamente dalle macchine per il voto autenticate e autorizzate dal CNE. La sicurezza della trasmissione dei dati è tutelata dal fatto che tutte le fasi del processo sono protette con chiave alfanumerica crittografata; questa chiave è di accesso esclusivo condiviso tra il CNE, le liste presenti sulla scheda elettorale, e la società fornitrice della macchina, il che rende impossibile accedere ai dati senza la chiave condivisa tra tutti gli attori legittimi. La chiave condivisa viene combinata con il numero della scheda di rete di ciascuna macchina, generando una combinazione di crittografia unica e casuale su ciascuna delle macchine per il voto, e, come se non bastasse, anche questa chiave ulteriore è protetta da un codice crittato. Appaiono allora piuttosto chiari i punti di forza del processo: la sicurezza nel meccanismo e nella rete di trasmissione, l’assoluta certezza nella identificazione di ciascun elettore ed elettrice, l’assoluta integrità del voto, il controllo incrociato (digitale e cartaceo), la tutela della segretezza del voto. Si tratta di un’innovazione propria della Rivoluzione bolivariana, all’insegna di quanto recentemente dichiarato dallo stesso presidente Nicolás Maduro: un processo di partecipazione, inclusione e democrazia diretta, consiliare e popolare.
Riferimenti:
Il sito del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) della Repubblica Bolivariana del Venezuela:
Gabriela Maracara, Nicolás Maduro: Venezuela tiene el sistema electoral más confiable y hará elecciones verificables, Ciudad MCY, 03.04.2024:
Destacan masiva participación del pueblo en simulacro de cara a los comicios del 28 de julio en Venezuela, TeleSUR, 30.06.2024:
Immagine: Prensa Digital MippCI, Ministerio del Poder Popular para la Comunicación y la Información:http://www.minci.gob.ve/claves-lo-que-debes-saber-de-las-elecciones-del-9-d
