Contro il governo Meloni! Contro la guerra imperialista! Fuori l’Italia dalla Nato e dall’Ue! Il 1° giugno tutti a Roma!    

Comunicato congiunto MpRC, Resistenza Popolare, Costituente Comunista, Patria Socialista

Resistenza Popolare, Costituente Comunista, Movimento per la Rinascita Comunista e Patria Socialista sabato 1° giungo sfileranno uniti nella grande manifestazione nazionale contro il governo Meloni che si terrà a Roma.

Si tratta di un evento importate perché rappresenta la volontà comune di superare le divisioni che hanno portato alla trentennale diaspora dei comunisti e di intraprendere un percorso politico che porti all’unità di tutti i marxisti-leninisti italiani.

La costruzione di un unico, forte, Partito marxista-leninista, innovativo e all’altezza dei tempi, è la sola arma vincente che possa essere usata contro il governo ultra-liberista e neofascista di Giorgia Meloni. Negli ultimi trent’anni in Italia le politiche neoliberiste, applicate sia dalla destra che dal centro sinistra, hanno annientato lo stato sociale e hanno collocato sempre più il nostro Paese sotto la “tutela” dell’Ue e degli Usa. La nostra è da lungo tempo una democrazia dimezzata! La Meloni, però, ha avuto il “merito” di rendere ancora più drammatica questa situazione! Sul piano internazionale, per quanto riguarda il conflitto israelo-palestinese, l’Italia è passata dalla cosiddetta “equivicinanza” andreottiana ad una posizione completamente assertiva nei confronti di Washington e del suo sostegno al genocidio del popolo palestinese. Né Giorgia Meloni né il ministro degli Esteri Taiani hanno mai compiuto alcuna azione diplomatica seria contro il governo sionista di Netanyau: l’astensione dell’Italia all’Onu sul riconoscimento dello Stato di Palestina è il sintomo evidente di come il nostro Paese non abbia alcuna sovranità in politica estera e si faccia dettare la linea dall’altra sponda dell’Atlantico! 

Il Governo Meloni non va a rimorchio degli Usa solo per quanto riguarda il genocidio in atto a Gaza, ma anche per quanto riguarda la nuova corsa agli armamenti che è in atto in Occidente. Infatti l’Italia, in spregio dell’Art. 11 della Costituzione, è tra i maggiori sostenitori dell’aumento delle spese militari, in conformità con l’obiettivo del 2% del Pil che la Nato ci vorrebbe imporre. È chiara la volontà di dirottare miliardi di euro dalla spesa sociale a quella militare! Più soldi per la guerra significa meno fondi alla Sanità, alla Scuola, al Lavoro, alla edilizia pubblica ed a tutti i servizi che dovrebbero migliorare il tenore di vita delle fasce popolari. Mentre l’inflazione è fuori controllo, gli stipendi sono al palo, il lavoro si fa sempre più povero e precario, la scuola è un lusso per pochi e la sanità arranca, le priorità del governo sono cose che non riguardano affatto la vita quotidiana dei cittadini, come la separazione delle carriere dei magistrati ed il ponte sullo Stretto di Messina o cercando di distruggere ancora di più la costituzione e la vita di milioni di persone con Premierato e Autonomia differenziata.  

In Italia c’è una spaventosa emergenza lavoro. Tantissimi lavoratori sono poveri, sopravvivono con stipendi da fame e non arrivano alla fine del mese. Ma la Meloni è riuscita persino a dire che “gli stipendi devono crescere poco” per contenere l’inflazione. Evidentemente per lei non è un problema se milioni di lavoratori sono malpagati e sfruttati. Questo è più che mai il Governo dei padroni! E’ il neofascismo che assolve al compito storico di fare gli interessi della grande borghesia industriale ora multinazionale! Ogni giorno l’Esecutivo attacca il diritto di sciopero con l’aumento della repressione e rivela sempre più la propria natura autoritaria. Qui non si tratta soltanto di difendere il diritto al dissenso (come dice certa finta opposizione di “sinistra”) ma di non perdere il diritto al conflitto sociale, poiché il solo motore del progresso è la lotta di classe!

Se i lavoratori non riprenderanno al più presto in mano le armi dello sciopero e della lotta di classe, non sarà mai possibile nessun progresso sociale. Tutti i diritti sociali di cui noi oggi godiamo sono stati il frutto di durissime lotte sociali che i lavoratori italiani hanno portato avanti nel XX secolo e che spesso hanno pagato con la vita. È ora che rinasca un grande movimento di massa che rimetta con forza le tematiche del lavoro al centro dell’orizzonte politico nazionale.

Resistenza Popolare, Costituente Comunista, Movimento per la Rinascita Comunista e Patria Socialista sabato 1 giungo scenderanno in piazza a Roma per ribaltare questo stato di cose. Vogliamo liberare l’Italia dalle catene dell’imperialismo americano, dai diktat dell’Ue e dal governo Meloni che, come Arlecchino, è servo di due padroni. Siamo perfettamente consapevoli che “l’imperialismo è la fase suprema del capitalismo” e che, pertanto, per sbarazzarci del primo è necessario distruggere il secondo. Con la partecipazione a questa manifestazione vogliamo dare il nostro contributo alla costruzione di ampio fronte popolare che mandi a casa il governo dei padroni!

Il Movimento per la Rinascita Comunista, Resistenza Popolare, Costituente Comunista, Patria Socialista sabato 1° giungo insieme a Roma contro le guerre Usa-Nato, per gli interessi del movimento operaio complessivo  e per l’unità dei comunisti!

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