Scuola Quadri del MpRc: venerdì 19 aprile ore 21 Convegno on-line sul neoimperialismo dell’Ue

Venerdi 19 aprile alle ore 21 collegati con il link di google meet:

https://meet.google.com/awi-gbqx-bia

Per chi non potesse seguire in diretta il convegno potrà visionare la registrazione completa a partire da domenica 21 aprile sul canale youtube: Movimento Rinascita Comunista.

La questione dell’Ue è centrale nelle riflessioni politico-teoriche del Movimento per la Rinascita Comunista. Il MpRC giudica l’Ue un soggetto geopolitico neoimperialista in progress. Il Trattato di Maastricht – base politico-teorica delle dure misure iperliberiste e antioperaie dell’Ue – venne firmato, non casualmente, il 7 febbraio del 1992, appena due settimane dopo l’autodissoluzione dell’Urss (26 dicembre 1991). A dire: sparisce dal quadro mondiale la diga antimperialista (l’Unione Sovietica) e sia il fronte imperialista mondiale capeggiato dagli Usa, che il grande capitale transnazionale europeo iniziano ad interpretare l’intero pianeta – ormai privo del contrappeso antimperialista sovietico – come un totale e immenso mercato da conquistare. Con le buone o con le cattive, con il potere finanziario e i suoi “spiriti animali” o con le guerre imperialiste.

Il grande capitale transnazionale europeo, per aggredire tutti quei mercati mondiali riamasti senza più protezione ed entrare nella competizione inter imperialista, ha bisogno di una nuova accumulazione e ha bisogno di abbattere, sul piano continentale, i salari, i diritti e lo stato sociale. Per cogliere questi obiettivi necessita di un potere sovranazionale che detti, imponga in tutta Europa quelle politiche iper liberiste che, sole, possono, appunto, abbattere salari, diritti e welfare. Questo potere, sino a quel punto mancante al capitale transnazionale europeo, è l’Ue, è il parlamento europeo, è la Banca Centrale Europea, il Consiglio europeo, vera guida “governativa” della trasformazione dell’Europa nel polo neoimperialista e duramente liberista dell’Ue. Un potere politico-istituzionale totalmente funzionale agli interessi del grande capitale transnazionale europeo, al quale si aggiunge l’Euro, moneta funzionale alla nuova accumulazione dello stesso capitale transnazionale.

Un’Ue che, pur dotandosi di un profilo omogeneamente liberista, antioperaio e antidemocratico, non ha la forza di ergersi quale soggetto autonomo rispetto agli Usa e alla Nato, finendo per divenirne soggetto subordinato e servile.

Da qui la sottomissione dell’Ue alle politiche di guerra degli Usa e della Nato, da qui il progetto di un esercito europeo come forza militare agli ordini dei generali americani.

Per tutti questi motivi il MpRC dichiara la sua netta linea volta ad uscire dall’Ue e dall’Euro e decisamente contraria all’esercito europeo.

Di tutti questi temi si parlerà al Convegno on – line che la Scuola Quadri del MpRC, diretta dal compagno Stefano Verzegnassi, ha organizzato per venerdì 19 aprile, ore 21.00. Interverranno al dibattito, che sarà aperto e concluso dallo stesso Verzegnassi, anche membro della segreteria nazionale del MpRC, Ascanio Bernardeschi, responsabile Dipartimento Economia del MpRC, che affronterà il tema del terribile impatto sociale, in Italia e in diversi altri Paese dell’Ue, dei dettami di Maastricht; Federico Fioranelli, giovane docente di Economia  e Diritto e del Gruppo di Lavoro sulle questioni economiche del Centro Studi Nazionale “Domenico Losurdo”, Fioranelli che chiarirà i motivi per cui occorre uscire dall’Euro, e Gianmarco Pisa, responsabile del Dipartimento Esteri del MpRC, che affronterà il tema della spinta alla guerra che caratterizza il neoimperialismo dell’Ue e, contemporaneamente, la sua subordinazione alla Nato e i motivi per i quali i comunisti debbono essere contrari alla formazione dell’esercito europeo.

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