“Il terrorismo è un’arma nelle mani dei globalisti”

di Ghennady Ziuganov, da “La Pravda” n°32 del 28 marzo 2024. Versione italiana a cura di Fosco Giannini

 Cari deputati!

L’attacco terroristico avvenuto il 22 marzo non era rivolto solo a coloro che si trovavano a Crocus City. Esso è stato un attacco terroristico contro la nostra coscienza nazionale, contro la nostra sicurezza nazionale, contro il sistema di governo. E questo è un crimine con conseguenze di vasta portata. Le sue radici affondano in eventi accaduti più di vent’anni fa a New York, dove furono distrutte le torri dell’International Trade Center.

Dopo la detenzione di quattro terroristi che operavano a Crocus, persone provenienti dall’estero hanno cominciato a imporci con insistenza una “traccia islamica”. Capisco che questo è il lavoro della CIA e dell’MI6. Essi padroneggiano da tempo tali tecniche e sanno che ciò che può destabilizzare maggiormente il quadro politico, sociale ed istituzionale all’interno della Russia è il conflitto interetnico. Lo hanno sperato ardentemente quando era in corso la guerra cecena. Ma anche allora non fu possibile, per queste forze oscure, reazionarie e filo imperialiste, metterci l’uno contro l’altro.

Nel nostro Paese sono presenti tutte le religioni del mondo, 44 ​​movimenti religiose. E per noi, la pace, l’unità dell’intero popolo russo, l’interazione (riuscita e ottenuta dall’Unione Sovietica e grazie alla grande cultura politica sovietica portata sino ad ora, sino a noi) rappresentano le questioni, i valori principali per la costruzione e la tenuta unitaria dello Stato russo.

Ci sembrava di aver capito che dopo Beslan (la strage di Beslan si verificò tra il 1° ed il 3 settembre 2004 nella scuola di Beslan, nell’Ossezia del nord, Caucaso, Russia, dove un gruppo di 32 terroristi islamici e separatisti ceceni sequestrò 1.200 persone, finendo per ucciderne più di 300, n.d.r.); Budennovsk (la strage di Budennovsk si ebbe nel giugno del 1995, quando i terroristi e separatisti ceceni presero in ostaggio 1.600 civili uccidendone 129, n.d.r.); “The Lame Horse” (l’incendio terroristico  al “Lame Horse Club”, in Russia, del 5 dicembre 2009, che provocò la morte di 156 persone, n.d.r.) e “Winter Cherry” (la tragedia del Centro commerciale omonimo, in Siberia, del marzo 2018, in cui persero la vita 64 persone, n.d.r.) saremmo giunti a positive ed importanti conclusioni in termini di protezione della popolazione. Sfortunatamente ciò non è avvenuto, per ciò che riguarda le gerarchie più basse del potere. Ieri ho guardato attentamente la trasmissione della riunione del Consiglio di Sicurezza. Per la prima volta, il Presidente Putin lo ha tenuto in modo aperto. Tutti i partecipanti hanno parlato. Medici e altri specialisti stanno ora lavorando con i feriti colpiti dai terroristi. Il Partito Comunista è vicino, solidale e pronto ad aiutare le famiglie delle vittime, ad unirsi a loro e piangere con loro, e questo è ciò che è necessario fare in tempi così tragici.

Ma vorrei avere risposte da coloro che sono preposti ad adottare misure preventive globali contro il terrorismo. Dopotutto, le carogne del Crocus City Hal stavano pianificando attacchi terroristici anche l’8 marzo. Sappiamo che molti attacchi terroristici e provocazioni politiche avvengono in date significative. Beslan è bruciata il 1° settembre; il 9 maggio il Mausoleo V.I. Lenin è stato attaccato furiosamente, e stiamo parlando del simbolo di una grande epoca e di un grande popolo, il simbolo della Rivoluzione d’Ottobre e dell’Unione Sovietica. E Crocus City è stata data alle fiamme nell’anniversario della tragedia di Khatyn.

Nel marzo 1943, gli abitanti di Khatyn furono sterminati da diversi ufficiali tedeschi e dai nazisti di Bandera. Insieme ai compagni Afonin, Novikov, Taisaev, Kalashnikov, l’anno scorso, in aprile, abbiamo tenuto un forum antifascista a Minsk. E la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di portare i partecipanti a Khatyn. Da lì, tutti tornarono come persone diverse. Al forum intervennero i tedeschi, i portoghesi e gli ungheresi. E nessuno di loro aveva paura di prendere parte alla commemorazione.  E fummo supportati da delegazioni provenienti da cinquanta paesi.

Da tempo il partito vi chiede e io vi chiedo di sostenere con più forza il tema dell’antifascismo. Perché il fascismo, il nazismo e il banderismo ucraino sono oggi tra i più grandi mali del pianeta. E bisogna sempre avere presente su quali idee mostruose, su quali esperienze di violenze cruente si fondano.

Una volta ho parlato negli Stati Uniti, e lì molti dei presenti hanno cominciato a storcere il naso per i fatti apparentemente sconvenienti della storia americana. In risposta ho detto loro: se vi ricordiamo la vostra storia, non farete più domande sulla nostra. Siete i più grandi terroristi del pianeta. Avete strappato due milioni di scalpi agli indiani. Pagavate due dollari per lo scalpo di un bambino e quattro per quello di un adulto. Nel nostro Paese, anche il ladro più malvagio non poteva immaginare una cosa del genere!

Avete “importato” centinaia di migliaia di schiavi dall’Africa e almeno un terzo di loro lo avete gettato in mare dalle navi negriere, e somigliavate agli squali che vi seguivano per divorare i cadaveri.

Sei stati voi ad alimentare il fascismo. Avete dato soldi a Hitler. Le vostre tecnologie furono usate in tutti i campi di concentramento nazisti. Ero a Buchenwald e guardavo con orrore le prove di questo oscurantismo proveniente da voi. E ora di nuovo liberate la vostra ferocia. L’avete di nuovo scatenata volendo per forza di cose – contro ogni buon senso, contro ogni razionalità, contro il sentimento ed il parere di tanta parte del mondo – trasformare l’intera Ucraina in una vostra Base militare dotata di missili nucleari ad 8 minuti da noi, da Mosca, dal popolo russo. Avete fatto scatenare l’orrore sanguinario del Battaglione Azov e dei vostri marines, per 8 lunghi anni, contro il popolo del Donbass. State scatenando l’inferno nei Paesi Baltici, mandate al massacro un intero popolo, quello dell’Ucraina, in una guerra contro di noi che serve solo a voi, amerikani!

Nell’attacco terroristico di New York del 2001, voi, amerikani, vi siete distrutti tre grattacieli. Posi una domanda a chi li ha costruiti: come è successo questo? Mi risposero che i grattacieli si trovavano su una piattaforma unica e particolare e sono stati fatti saltare in aria dal basso. All’operazione hanno preso parte almeno cinquanta specialisti. Per dirigere un aereo verso una torre, devi avere piloti di prima classe e avvelenare completamente i loro cervelli. Gli americani hanno già sviluppato le più sofisticate tecnologie di neuro programmazione. E questa è già un’arma terribile, totalmente antiumana, che voi amerikani state già introducendo nella vostra prassi bellica.

Il terrore è l’arma principale dei globalisti, e cresce soprattutto sul terreno della povertà e della disperazione. E una politica migratoria sconsiderata contribuisce attivamente a ciò. Non potremo garantire la sicurezza assoluta in ogni scuola, in ogni negozio, in ogni sala da concerto. Ma almeno dobbiamo fornire le forme di protezione più semplici e le misure della sicurezza di base!

Se ci fossero state due postazioni ben armate, vicino a Crocus City, postazioni che devono assolutamente essere collocate nei pressi di tali siti, di tali edifici e centri popolari, la situazione si sarebbe sviluppata in modo completamente diverso e quegli assassini maledetti e prezzolati non avrebbero nemmeno superato il checkpoint.

Kashin e io portavamo le persone sulla Piazza Rossa per inchinarci davanti al Mausoleo di V.I. Lenin e alla tomba di I.V. Stalin. Ed eravamo sorvegliati da tre veicoli carichi di munizioni. Ci hanno tolto le bandiere affinché, Dio non voglia, non colpissimo qualcuno con l’asta. E stiamo parlando di un evento in un enorme complesso, che attira migliaia di visitatori.

Il punto è il seguente: l’imperialismo ha preso di mira, come altre volte nella storia, il nostro Paese. Vuole distruggere la Russia, incendiare la prateria e portare poi il fuoco della distruzione sino alla Repubblica Popolare Cinese, sino a Pechino, passando per Taiwan. Dobbiamo saperlo: gli Usa, la Nato, l’intero fronte imperialista non si fermerà all’orrore di Crocus City Hall: spingerà, pagherà, mobiliterà altre forze oscure, altri terroristi per colpire la Russia. E noi dobbiamo difenderci, siamo chiamati a difendere il popolo russo!

Chi è venuto in Unione Sovietica? I migliori cantanti, i migliori poeti, i migliori scienziati e specialisti del mondo. Qui hanno assorbito la grande cultura russa e sono tornati nei loro paesi arricchiti da una preziosa esperienza. Abbiamo formato insegnanti di lingua russa in tutto il mondo., disseminato ovunque il nostro grande umanesimo, la nostra portentosa letteratura, la nostra grande musica, la nostra meravigliosa arte pittorica. Questo è stato l’internazionalismo culturale sovietico in azione! I popoli tanto amano e apprezzano la cultura sovietica e russa quanto gli imperialisti la temono e la odiano. Da questo fronte imperialista segnato dalla paura della propria fine storica, dobbiamo aspettarci ogni atto criminale: Crocus City Hall non sarà l’ultimo. E noi dobbiamo far sì che il nostro popolo non soffra.

Grazie al sistema sovietico abbiamo accumulato un’esperienza straordinaria nella lotta al terrorismo. Avevamo i nostri agenti in ogni banda Basmachi (le bande Basmachi, musulmane, combattevano contro la Rivoluzione d’Ottobre, n.d.r.) Anche durante la Grande Guerra Patriottica, a Mosca, non si verificò un solo attacco terroristico.

Il governo sovietico affrontò con decisione la criminalità organizzata ed essa fu completamente sradicata. L’ultima banda di Mitin fu sconfitta nel 1956. Guardiamo il film “Il caso degli eterogenei”: ne parla meravigliosamente. E prima dell’arrivo di Gorbaciov e di Eltsin, il male del terrorismo non era più apparso sulla nostra terra.

Credo che per combattere il terrorismo con successo sia assolutamente necessario offrire il nostro aiuto, l’aiuto organizzato dei comunisti, al Presidente Putin, al Consiglio di sicurezza e alle forze dell’ordine. Alla Duma ha parlato il ministro degli Affari interni, Kolokoltsev. Ha parlato di grave carenza di personale. E lo stipendio delle nostre forze dell’ordine, ahimè, lascia molto a desiderare.

Le scuole hanno già tenuto lezioni in relazione alla tragedia accaduta al Crocus. Ma cosa succede nelle università? In quelle sedi non vi è nessuno che fornisca informazioni politiche su ciò che sta accadendo sul fronte del Distretto Militare Nord! Perché coloro che ne sono responsabili, che sono obbligati a lavorare con i giovani, non fanno nulla?

Guardiamo quali libri di testo si usano nelle università. Sono gli stessi manuali di formazione americani! E come lavoreremo domani, con persone che non capiscono cosa sta succedendo nel loro Paese e nel mondo?

Per quanto riguarda l’Ucraina. 500mila “curatori” stranieri e legati all’imperialismo, 500mila “influencer” aventi il compito di modificare il senso comune politico e culturale ucraino, sono riusciti a violentare una grande repubblica con una cultura magnifica, con persone laboriose e di talento. Lì hanno preso il potere e fanno quello che vogliono. Dobbiamo capire chi sta facendo questo, prevenire, in Russia, lo stesso attacco e adottare misure adeguate. E questo è un lavoro molto delicato, difficile. Un lavoro intellettuale, tecnologico, manageriale.

Lo faccio anch’io da molti anni. Ero nel Caucaso quando iniziarono a scoppiare le guerre e ho visto chi le aveva iniziate. Ho portato materiali a Mosca dopo Sumgait, Fergana, Tbilisi, Vilnius. Ma il “caposquadra della perestrojka”, Yakovlev, nascose tutto sotto il tappeto.

Sappiamo come è andata a finire. Hanno distrutto a tradimento il grande paese sovietico. 40 milioni di ettari di terreno sono ricoperti di erbacce. Migliaia delle migliori imprese sono state distrutte. Il tasso di natalità è crollato in modo catastrofico. E dobbiamo comprendere appieno la portata di questo disegno generale anti russo per batterlo e ottenere la vittoria!

Secondo me, il Presidente Putin ha formulato chiaramente il suo programma. Ha avuto un incontro molto interessante con tutti i leader chiave. Ieri, il nostro Gruppo alla Duma ha avuto un incontro di tre ore con il primo ministro Mishustin. Gli abbiamo consegnato diciassette documenti: dai problemi delle famiglie numerose a tre programmi Kashin, proposte per lo sviluppo dell’industria, dalle macchine utensili all’elettronica.

Abbiamo detto chiaramente: c’è una guerra in corso e siamo obbligati a prendere misure urgenti, al volo, a lavorare 24 ore su 24. Abbiamo più volte riconosciuto che questo governo è più efficiente del precedente. Il suo livello professionale è più alto. Ma si sta muovendo lungo il vecchio binario finanziario ed economico. Senza uscire da esso, sarà impossibile raggiungere più alti tassi di sviluppo economico!

Abbiamo preparato tutto affinché questo compito venga risolto: sia il bilancio per lo sviluppo che i programmi settoriali. La nostra vice Savitskaya, cosmonauta, due volte Eroina dell’Unione Sovietica, si propone di sostenere il nuovo programma tecnologico ed elettronico. Contribuirà alla svolta tecnologica di cui abbiamo disperatamente bisogno. Ma Siluanov non ha ancora i soldi per questo! E non riesco ancora a convincerlo di trovarli!

Vi esorto a lavorare nel modo più costruttivo e onesto possibile. E chiedo a tutti voi di pensare seriamente al fatto che il vero ordine viene stabilito attraverso gli sforzi concertati di tutti i partecipanti al processo. Abbiamo capito cosa succede quando non c’è un vero ordine, lo abbiamo capito di fronte alla tragedia del 22 marzo al Crocus City.  Qualcuno non ha installato la sicurezza e il nostro popolo ha pagato un prezzo terribile.

Spero che ascoltiate sino in fondo questo appello all’unità e alla massima mobilitazione delle nostre forze!

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