Dal sito del Sveriges Kommunistiska Parti (Partito Comunista Svedese). 7 marzo 2024. Versione italiana a cura di Fosco Giannini
Oggi è stata formalmente approvata l’adesione alla Nato e la Svezia è entrata nell’organizzazione militare dell’imperialismo euro-atlantico. Anche se la cosa si è trascinata nel tempo questo, purtroppo, era lo sviluppo atteso.

I comunisti si sono opposti all’adesione alla Nato fin dal primo giorno, perché essa formalizza la subordinazione della Svezia all’organizzazione imperialista attualmente più forte del mondo. La Nato è la punta di diamante dell’imperialismo euro-atlantico, le cui bombe sono cadute su tanti paesi e i cui soldati sono di stanza in tutto il mondo, per tutelare gli interessi capitalisti degli stati membri.
Dietro l’adesione svedese si nascondono contraddizioni internazionali più acute e questioni di grande peso materiale, tra cui l’aspirazione del capitale svedese a connettersi ancora più strettamente con l’imperialismo tedesco e americano. Il capitale svedese non può difendere da solo i propri interessi sulla scena internazionale, ma ha bisogno di aiuto: è qui che entra in gioco la Nato.
Quando le contraddizioni all’interno del sistema capitalistico internazionale si acuiscono, aumenta anche il rischio di una guerra più generale e se si lascia che lo sviluppo continui, è grande il rischio che la guerra diventi realtà. Tuttavia, non è inevitabile.
Sta solo nella lotta dei lavoratori, in Svezia e in ogni altra parte del mondo – una lotta per la pace e per un sistema diverso, che non porti inevitabilmente alla guerra e alla povertà – la speranza. Anche se oggi può sembrare lontana, noi insistiamo sul fatto che esiste una sola vera soluzione alle guerre e ai conflitti: il potere operaio e il socialismo. Qui c’è la speranza e qui c’è il futuro. Ecco l’unica opzione.
Quindi non abbiamo altra scelta che organizzarsi e lottare!
