
Dal 15 al 17 marzo si terranno le elezioni presidenziali in Russia. Pubblichiamo un intervento di Ghennady Ziuganov, in cui viene presentato il candidato del Partito Comunista della Federazione Russa, Nikolai Mikhailovich Kharitonov, ed il programma comunista. Un programma che mette al centro sia l’esigenza prioritaria della vittoria dell’Operazione Speciale contro il fascismo ucraino, che la lotta contro il neo capitalismo russo per il processo di ricostruzione del socialismo.
Di Gennady Zyuganov, presidente del Partito Comunista della Federazione Russa, da “La Pravda” del 13-14 febbraio 2024. Versione italiana a cura di Fosco Giannini.
La scorsa settimana, l’attenzione del mondo si è concentrata su un’intervista al presidente russo V.V. Putin, rilasciata al giornalista americano Tucker Carlson. Durante la conversazione, il capo dello Stato ha illustrato in modo convincente la strategia di politica estera del nostro Paese, ha sottolineato le ragioni e gli obiettivi dell’Operazione militare Speciale e ha presentato una visione delle prospettive di un nuovo ordine mondiale, nel quale non dovrà esserci posto per l’egemonia della gendarmeria di Washington e dei suoi sottoposti.
Va sottolineato in particolare che in una conversazione con un interlocutore degli Stati Uniti, il presidente non si è limitato ad affermare che il crollo dell’URSS (avvenuto attraverso un vero e proprio tradimento) è stata una grave catastrofe che ha comportato devastanti conseguenze geopolitiche. Infatti, per la prima volta, il capo dello Stato ha nominato direttamente Eltsin e il suo entourage come i principali colpevoli di questo disastro.
Condividiamo pienamente queste posizioni espresse dal presidente Putin. Ma se ammettiamo che la politica filo-occidentale imposta alla Russia all’inizio degli anni ’90 ha comportato conseguenze inaccettabili sia per noi che per la maggior parte dell’umanità, allora siamo obbligati a fare il passo successivo. Dovrebbe essere riconosciuto direttamente e onestamente che le conseguenze distruttive del corso socioeconomico impostoci per compiacere l’Occidente devono essere superate con decisione.
La realtà delle cose richiede una nuova strategia per lo sviluppo sovrano della Russia. È estremamente necessario un programma di rilancio del Paese, segnato, appunto, dalla propria sovranità. Questo approccio costituisce la base principale della campagna elettorale del nostro candidato alla presidenza, N.M. Kharitonov. Egli si rivolge ai nostri concittadini con un programma di sviluppo, un programma di vittoria.
Per attuare il programma, Nikolai Mikhailovich può contare sul sostegno di un team forte, professionale, dallo spirito veramente patriottico e da un unico obiettivo politico: rimettere al centro gli interessi di classe. Una squadra pronta non solo a chiedere l’attuazione delle misure di sviluppo, ma anche ad attuarle. Ciò, in sintonia con la proposta politica avanzata dal Partito Comunista della Federazione Russa durante tutta l’attuale campagna di N.M. Kharitonov, da ognuno dei nostri eventi di massa, da Mosca a Khabarovsk, da Leningrado-San Pietroburgo a Krasnoyarsk, da Kaluga a Orenburg.
Il programma del Partito Comunista della Federazione Russa e del nostro candidato è determinato dalla posizione della Russia nella realtà contemporanea, dalle sue condizioni economiche, dai problemi di vita dei cittadini, dalla necessità di mobilitare risorse per lo sviluppo del Paese.
Siamo convinti che il compito fondamentale sia cancellare le nefaste conseguenze della distruzione capitalista nell’economia e nella sfera sociale. Sarà il conseguimento di questi obiettivi a segnare la via della vittoria per la nostra Patria e del suo futuro sviluppo. Il gioco distruttivo del capitalismo, con gli oligarchi che hanno derubato senza pietà il Paese e i cittadini, deve essere sostituito da un sistema di sviluppo giusto ed efficace nell’interesse della maggioranza della popolazione.
Chiediamo che le industrie leader tornino nelle mani dello Stato, che le imprese più grandi siano nazionalizzate e che le grandi imprese esistenti per la trasformazione dei prodotti agricoli siano trasferite al controllo statale. La terra russa dovrebbe nutrire il popolo, non un gruppo di proprietari miliardari!
Sulla nuova politica industriale N.M. Kharitonov e il nostro team hanno parlato con i lavoratori delle più grandi imprese del Paese: lo stabilimento Kirov di San Pietroburgo e Krasmash a Krasnoyarsk. Gli approcci del Partito Comunista della Federazione Russa allo sviluppo dell’economia, della produzione e della sfera sociale incontrano la piena comprensione e il sostegno più attivo dei lavoratori.
I nostri, decisivi, punti di riferimento sono le imprese popolari che operano sotto la guida dei comunisti. Sono queste imprese che mostrano i risultati produttivi più importanti ed esaltanti. Le loro squadre hanno gli stipendi più alti e le migliori condizioni sociali. Le aziende agricole guidate dai comunisti rappresentano un positivo esempio per la messa in campo di una nuova politica economica che, sola, può garantirci uno sviluppo indipendente, di successo e una sostituzione accelerata delle politiche delle importazioni. La loro esperienza deve essere estesa a tutto il Paese. Tutto ciò è stato confermato in modo convincente durante gli incontri preelettorali da N.M. Kharitonov con i lavoratori di importanti imprese nazionali – come la fattoria statale Lenin vicino a Mosca e le principali fattorie del territorio di Krasnoyarsk “Nazarovskoe” e “Solgon”.
Il Partito Comunista della Federazione Russa chiede con insistenza di aumentare il livello di sostegno al settore agricolo, aumentando sostanzialmente i finanziamenti per lo sviluppo delle aree rurali dal bilancio federale, creando un settore commerciale statale e stabilendo il suo stretto legame con la produzione industriale e agricola. Questo è l’unico e vero modo per combattere le truffe senza scrupoli che si ripetono sulla determinazione dei prezzi.
Insistiamo sulla, centrale, necessità di grandi cambiamenti per ciò che riguarda le politiche finanziarie e del credito. Il sistema bancario russo deve liberarsi dalla servitù agli usurai e agli speculatori. Il suo compito dovrebbe essere quello di aumentare i fondi per lo sviluppo economico e civile, essere obbligato a lavorare per garantire la disponibilità degli investimenti. Solo una banca veramente statale può attuare una politica creditizia non speculativa, ma equa, mirata alla svolta economica e al sostegno del progresso scientifico e tecnologico.
Sulle rive della Neva i comunisti russi e i nostri sostenitori hanno celebrato l’80° anniversario della fine dell’assedio dell’eroica Leningrado. Gli incontri avvenuti in questa terra, davvero sacra, hanno ricordato la grande impresa della civiltà sovietica nella lotta contro il nazifascismo. Ahimè, anche oggi l’idra del mostro nazista ha rialzato la testa. Per sconfiggerlo, il nostro Paese sta combattendo eroicamente in Ucraina.
Oggi, nella fase in cui gli spiriti maligni di Bandera si sono nuovamente scatenati sotto l’istigazione degli imperialisti statunitensi ed europei, la missione storica più importante è affrontare e battere il fascismo ucraino. Stiamo facendo tutto il possibile per sconfiggerlo. I soldati dell’Operazione militare Speciale e i membri delle loro famiglie ne hanno parlato con convinzione in un incontro con N.M. Kharitonov. Questa vera e propria connessione spirituale ha avuto luogo nella fattoria statale Lenin, vicino a Mosca.
Soltanto nella prima decade di febbraio, il Partito Comunista della Federazione Russa ha organizzato l’invio di due convogli umanitari nel Donbass. Contenevano 150 tonnellate di prodotti vitali, medicinali e attrezzature. In totale, abbiamo inviato 122 convogli di questo tipo. Durante gli anni delle battaglie in Novorossiya contro il nazismo e Bandera, abbiamo ospitato 16mila bambini del Donbass. Solo nell’ultimo mese si sono rivolti a noi, per aiuto, 250 ragazzi e ragazze.
A Leningrado-San Pietroburgo, il Partito Comunista della Federazione Russa ha onorato la memoria del nostro eccezionale compagno d’armi, il premio Nobel Zh.I. Alferova. Un uomo che ha dato un enorme contributo allo sviluppo della scienza e dell’istruzione nazionali, materie il cui rilancio oggi è una condizione chiave per la sopravvivenza e lo sviluppo nazionale. Lo abbiamo annunciato in una conferenza stampa alla Tass, dedicata al programma di sostegno alla scienza e all’istruzione, dove abbiamo presentato un nuovo progetto di legge: “Educazione per tutti”.
Lo diamo per certo: il nostro programma per il rilancio delle scuole secondarie e superiori ci consentirà di educare veri patrioti, cittadini responsabili e specialisti moderni. Saranno in grado di fornire una svolta tecnologica e garantire la sovranità economica della Russia. Oggi diventa sempre più importante superare la grave carenza di personale, che già un’impresa su due denuncia. Si tratta del dato peggiore dal 1996.
In tutti gli incontri nelle diverse parti del Paese, il nostro candidato Kharitonov e la squadra del Partito Comunista della Federazione Russa chiedono la fine della pratica viziosa di trasferire la gestione degli alloggi e dei servizi comunali nelle mani di proprietari privati avidi, irresponsabili e corrotti. La loro attività in quest’area si è rivelata un fallimento assoluto e le sue conseguenze rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza nazionale. Ciò è confermato dal vero e proprio collasso comunale che ha travolto diverse regioni, in quest’inverno.
Ci rivolgiamo ai cittadini con un programma che afferma la necessità di riportare l’intero sistema abitativo e dei servizi comunali sotto il controllo statale. Ciò è stato sostenuto più attivamente sia nei nostri incontri regionali con gli elettori, che nell’incontro tenuto nella sede elettorale sui problemi del settore abitativo e dei servizi comunali con i rappresentanti dei gruppi di iniziativa di Mosca.
Quest’anno è stato dichiarato l’Anno della Famiglia in Russia. E dobbiamo garantire che sia caratterizzato dall’adozione di leggi attese da tempo, necessarie per rafforzare l’istituzione familiare e proteggere la maternità e l’infanzia. Nel nostro Paese i bisogni primari della maggior parte delle giovani famiglie non vengono soddisfatti. Una famiglia su quattro con due figli e una famiglia su due con tre figli si trovano al di sotto della soglia di povertà. La soluzione a questi problemi risiede in definitiva nel campo dell’economia. E il nostro programma potrà consentire di risolverli. Al Social Forum di Orenburg dedicato a questo programma, N.M. Kharitonov ha affermato la necessità di esentare completamente le famiglie numerose dal pagamento dell’imposta sul reddito sulle persone fisiche. Nei bilanci regionali derivanti dall’introduzione di questa misura, le carenze potranno essere interamente ripagate dal bilancio federale. Anche aumentando la tassazione per i super-ricchi, che in tutto il mondo danno almeno il 30-40% del loro reddito all’erario, ma nel nostro Paese è tre volte meno.
Pensiamoci: secondo organizzazioni di ricerca internazionali, i 500 residenti più ricchi della Russia hanno già concentrato nelle loro mani 640 miliardi di dollari. Al tasso di cambio attuale, si tratta di 58 trilioni di rubli, quasi due bilanci federali. Questi cinquecento ricchi possiedono il 40% di tutte le attività finanziarie di un Paese di 150 milioni di abitanti! E allo stesso tempo, pagano quasi la stessa quota del loro reddito in tasse che pagano i poveri e i mendicanti!
Il mantenimento del controllo oligarchico sull’economia e sulla sfera sociale della Russia è la ragione principale dell’impoverimento e del saccheggio del nostro Paese. E questi processi, ahimè, continuano. L’esportazione di capitali, oro, diamanti, plutonio per armi e uranio arricchito all’estero non si ferma. L’anno scorso gli Stati Uniti ne hanno ricevuto la cifra record di 1,2 miliardi di dollari. In sostanza, stiamo parlando della fornitura di risorse strategiche ai nostri diretti avversari, a coloro che vogliono distruggerci, che, peraltro, stanno già dichiarando in modo assolutamente palese gli intensi preparativi della Nato per la guerra contro la Russia. Questa situazione, che avvantaggia solo la “quinta colonna”, deve finire!
L’appello più importante della nostra campagna elettorale è l’appello all’unità del mondo russo. Lo si è sentito in ogni caso durante la campagna elettorale. Siamo partiti dai confini lontani della nostra Patria. A Khabarovsk, il Partito Comunista Russo ha tenuto un forum dal titolo “Sviluppo dell’Estremo Oriente: prospettive, vie, metodi”, riunendo partecipanti provenienti da dieci regioni.
Una delle questioni chiave è stata la questione delle misure per attirare giovani specialisti promettenti nell’est del Paese. Considerando la natura strategicamente importante di questo compito, N.M. Kharitonov ha proposto un programma di prestito senza interessi per l’acquisto della prima casa per le giovani famiglie per un periodo di 20 anni. Non solo sosterrà le giovani famiglie, ma avrà anche un impatto positivo sulla crescita della popolazione e sullo sviluppo dell’Estremo Oriente. Il nostro programma parte dal presupposto che, dopo l’introduzione del prestito per le giovani famiglie nell’Estremo Oriente e nella zona artica, questo venga esteso a tutto il Paese.
Discutendo dei problemi sociali nelle imprese e nelle aule di Krasnoyarsk, il nostro team ha prestato particolare attenzione al crescente problema dell’aumento dei prezzi dei beni e dei prodotti essenziali. Comporta un inevitabile impoverimento e trascina sempre più persone nella schiavitù del debito. Ma oggi, secondo i soli dati ufficiali, abbiamo già almeno 12 milioni di mendicanti, e il debito totale dei cittadini verso le banche ha superato i 35mila miliardi di rubli. Questo è più del budget annuale del Paese. E la maggior parte dei prestiti da cui si forma un debito così gigantesco non sono prestiti per l’intrattenimento, non per una bella vita, ma per la sopravvivenza di base.
Intervenendo a Krasnoyarsk, il nostro candidato alla presidenza della Russia ha affermato: insistiamo affinché il governo del Partito Comunista della Federazione Russa consideri in modo ponderato e concreto il programma in termini di sicurezza alimentare e una serie di misure per la protezione statale dei prezzi, dal prezzo, sinora arbitrario, degli intermediari a quello dei venditori. Nella situazione attuale, lo Stato non ha il diritto di sottrarsi alla regolamentazione dei prezzi dei beni essenziali. Altrimenti andremo incontro a gravi conseguenze sociali.
Ci rivolgiamo alla società con un programma chiaro e coerente, approvato dai migliori scienziati e specialisti. Per garantire la massima distribuzione, abbiamo già pubblicato quasi 20 milioni di giornali e opuscoli. Questo programma è attivamente sostenuto da organizzazioni giovanili, femminili, militare-patriottiche, sindacati e collettivi di lavoro. Sono sempre di più le persone che si rendono conto che senza la sua attuazione è impossibile uscire dal collasso comunitario e sociale.
L’attività politica quotidiana è svolta dalle sezioni locali del partito, dai deputati del Partito Comunista della Federazione Russa in tutto il Paese e dagli alleati del blocco patriottico popolare. Vorrei ringraziare in particolare i redattori dei giornali Pravda e Russia sovietica e del canale televisivo Red Line per i loro sforzi persistenti nello spiegare e promuovere la nostra posizione e i materiali del programma del partito.
Il Partito Comunista della Federazione Russa è assolutamente pronto per una nuova fase delle elezioni presidenziali. Stiamo entrando in un periodo in cui tutti i candidati alla carica di Presidente della Russia sono tenuti a pubblicare ufficialmente i loro programmi elettorali. Si avvicina il momento delle campagne mediatiche e dei dibattiti elettorali. E puntiamo a fare di tutto affinché la nostra posizione sia estremamente chiara ai cittadini russi.
All’incontro aperto del partito dedicato al centenario della memoria di V.I. Lenin, abbiamo riassunto le principali sfide del momento attuale. Il partito ha formulato i compiti strategici che attualmente il Paese deve affrontare e ha determinato le modalità per risolverli. La portata di queste sfide richiede una forte unità nazionale. Ma questa unità nazionale, se vuole essere vincente, non può basarsi su di un sistema capitalista, come questo russo, in crisi sempre più evidente, una crisi generata dalle politiche invasive dell’Occidente, alle quali noi comunisti ci opponiamo strenuamente.
Il presidente Putin ha già ammesso apertamente che il capitalismo è giunto ad un vicolo cieco. Se è così, e la realtà delle cose ci dice che è così, allora dobbiamo condurre la Russia fuori da questo vicolo cieco capitalista! Ne siamo convinti: la via del socialismo è l’unica via d’uscita dall’impasse della crisi. L’unica via per la vittoria!
