Coordinamento Nazionale MpRC del 14 gennaio Introduzione del Presidente e relazione del Coordinatore.

Michelangelo Tripodi Presidente

Un saluto e un ringraziamento alle Compagne e ai Compagni che hanno deciso di impegnarsi in questo nuovo progetto politico che ha l’obiettivo della ricostruzione di un Partito Comunista degno di questo nome.

Un onore presiedere questa riunione di insediamento del Coordinamento Nazionale che mi auguro sia foriera di un vento favorevole per fare avanzare rapidamente il Movimento nel percorso per la conquista dei suoi obiettivi politici. 

Ufficialmente il Movimento è stato costituito con l’Assemblea Nazionale dell’11 novembre scorso a Roma, ma abbiamo lavorato da tempo per giungere a questo primo risultato.

In quell’Assemblea con la partecipazione di oltre 100 delegati provenienti da tutta Italia abbiamo eletto il Coordinamento e la Segreteria Nazionale.

In questi primi 63 giorni (dal 11 novembre) abbiamo cominciato a organizzarci attraverso dipartimenti già operativi e che occorre rafforzare con le vostre presenze e competenze:

Dipartimento esteri, economia, lavoro, organizzazione, formazione quadri, scuola, sanità e comunicazione. La redazione del giornale Futura Società.

Abbiamo creato il blog, la pagina Facebook e il canale Telegram del Movimento e stiamo predisponendo il canale YuoTube e Istagram. 

Abbiamo eletto il coordinatore nazionale comp. Giannini, il Presidente del Movimento nella persona del sottoscritto, il responsabile organizzazione comp. Gianni Favaro, il resp. Lavoro comp. Merlin, il resp. Formazione comp. Verzegnassi, il responsabile Economia comp. Ascanio Bernardeschi, il resp. Sanità comp. Salvatore Fedele e il resp. Comunicazione comp. Massimo Cazzanelli, il direttore del nostro giornale Futura società comp. Adriana Bernardeschi.  

Inoltre è stato approvato un importante documento politico per promuovere il tesseramento, è stata predisposta la bozza dello Statuto che oggi sarà illustrato nella seconda parte della riunione e c’è un importante lavoro in corso per l’elaborazione di due importanti documenti: uno politico-teorico e uno programmatico, di cui si stanno occupando un gruppo di compagne e compagni.

Il nostro pensiero oggi non può non andare a quello che sta avvenendo nel medio oriente, alla sofferenza immane che sta subendo il popolo palestinese vittima di un’aggressione folle e barbara da parte dei sionisti israeliani che ormai è diventata un vero e proprio genocidio che fa strage di bambini, uomini e donne, giovani e anziani. Una vera e propria pulizia etnica che viene compiuta a Gaza e in Cisgiordania dagli eredi di coloro i quali sono stati deportati nei campi di concentramento nazisti e fascisti. Esprimiamo il nostro pieno e solidale e fraterno sostegno alla lotta incessante di resistenza e di liberazione intrapresa dai palestinesi contro l’occupante e ci impegniamo a lottare per il cessate il fuoco e perché venga riconosciuto lo stato palestinese.

In questo 2024 ricorrerà fra qualche giorno il centesimo anniversario della morte di Lenin. La rivoluzione bolscevica da lui guidata nell’ottobre russo del 1917 aveva suscitato tante speranze e tante attese in tutto il mondo.

Ebbene, dopo 106 anni da quell’evento che ha cambiato la storia del mondo, dopo tante vittorie ma anche tanti errori e tante sconfitte, riteniamo necessario riprendere con rinnovata forza e fiducia il cammino interrotto traumaticamente con la fine dell’Unione Sovietica e lo scioglimento sciagurato del Partito Comunista Italiano.

Ripartiamo dall’Italia, dal paese che ha conosciuto il più grande Partito Comunista dell’occidente e che oggi è finito preda di pulsioni xenofobe e razziste, governato dalla peggiore destra di matrice neofascista.

Da quando, tra il 1989 ed il 1991, fu compiuta la scelta sciagurata di sciogliere il PCI per l’Italia e per le classi lavoratrici è andato tutto a rotoli.

In poco più di 30 anni sono state azzerate le conquiste popolari ed i diritti sociali, frutto di lotte straordinarie dei comunisti e del movimento operaio italiano. 

Il lavoro, la pensione, la scuola, la sanità, la casa, lo stato sociale sono stati colpiti, ridotti e negati. Il liberismo più sfrenato ha preso il centro della scena, ed è stata rafforzata la società dello sfruttamento, peggio di come era conosciuta agli inizi del novecento.

Nel solco della storia del PCI e nel costante riferimento al suo patrimonio ideale, politico e culturale riteniamo necessario impegnarci nell’impresa irrinunciabile di lavorare per la Rinascita Comunista.

La nostra non è un’operazione nostalgica: la Rinascita Comunista deve vivere pienamente nella realtà attuale, nei suoi mutamenti e nella sua complessità.

Vogliamo lavorare per contribuire alla ripresa del comunismo italiano ma senza fughe in avanti velleitarie ed elettoralistiche. Non vogliamo essere l’ennesimo partitino comunista, destinato a vivere qualche alba appena e poi giù verso il declino, fino all’ultimo tramonto. Non abbiamo né la presunzione e né l’arroganza di credere di essere solo noi i veri comunisti, ma abbiamo il desiderio di accogliere tutti i compagni e le compagne che come noi credono ancora di poter cambiare le cose, di lottare per la difesa dei diritti dell’umanità tutta, senza distinzione alcuna, di lottare per cambiare il mondo e per il socialismo.  Da qui l’esigenza di organizzarsi in Movimento oggi e in Partito domani, quando se ne creeranno le condizioni.

Essa nasce dalla volontà di lottare contro il capitalismo, per la difesa e l’attuazione della Costituzione Italiana, per l’uguaglianza e la giustizia sociale, senza suggerire alcuna risoluzione sommaria ma sollecitando campi di azione ben definiti e da un’analisi del territorio, dei disagi, dei bisogni e delle emergenze sociali.

Per questo chiediamo ai comunisti e alle comuniste di darci una mano e di contribuire e sostenere questo sforzo innovativo e unitario.

Serve unire le forze, costruire la lotta e organizzare la resistenza.

Buon lavoro Compagne e Compagni. Che il nostro comune impregno possa essere coronato dal successo.

Fosco Giannini Coordinatore Nazionale

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